Quale vino per i piatti natalizi della tradizione

Il vino abbinato al cibo lo impreziosisce e lo migliora. Ecco gli accostamenti più significativi per i piatti natalizi della tradizione

Gaetano Taverna 20/12/2024 0

Come abbinare un buon vino al foie gras, ai tortellini in brodo, alla tacchinella ripiena, al bollito e persino al pandoro?

L'incontro tra cibo e vino è un contatto tra due realtà diverse. E da questa unione possono nascere delle melodie o anche dei contrasti. Il vino abbinato al cibo lo impreziosisce e lo esalta: è assodato.

Naturalmente con tecnica e buon senso.

I vini per Natale

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Gaetano Taverna 14/05/2024

Insalata di Riso Venere: un piatto fresco e leggero

Il Riso Venere è una varietà di riso integrale di origine cinese la cui coltivazione in Italia, in particolare in Pianura Padana, è iniziata nel 1997. Secondo la leggenda il suo nome è legato alla dea dell’amore perché in Cina veniva cucinato per l’Imperatore e la Corte in virtù delle sue proprietà afrodisiache.

I suoi chicchi scuri e lucenti sono ricchi di sostanze antiossidanti chiamate antociani, pigmenti naturali che rallentano l’invecchiamento cellulare. Ricco di calcio, manganese, zinco e fosforo, oltre che ferro e selenio in quantità superiore rispetto al riso tradizionale, il Riso Venere è ottimo per la preparazione di ricette fresche estive anche a base di pesce.
La ricetta che propongo è un piatto a base di petto di pollo tostato al forno con l'aggiunta di peperoni in agrodolce e melone. Il risultato è un piatto fresco, gustoso e dai colori vivi che soddisferà gli occhi e ovviamente il palato.

Buona Degustazione!!

Ingredienti per 4 p.
RISO VENERE
400 g.
PETTO DI POLLO INTERO
300 g.
PEPERONI GIALLI E ROSSI
n. 2
MELONE FRANCESINO 400 g.
CIPOLLOTTI FRESCHI n. 2
BRODO VEGETALE
1 lt.
OLIO E.V.O.
q.b.
ACETO BIANCO
q.b.
FARINA DI SEMOLA
q.b.
RUGHETTA q.b.
VINO BIANCO
q.b.
SALE E PEPE
q.b.

Ho tagliato il petto di pollo in piccoli pezzi, l'ho infarinato con la semola di grano duro, tolto la farina in eccesso e l'ho adagiato su di una teglia ricoperta dalla carta da forno. Ho aggiunto un poco di sale e di pepe e un filo di olio e ho infornato la teglia in forno caldo a 180° per 15 minuti. Finita la cottura, far raffreddare a temperatura ambiente.

Nel frattempo ho tagliato in piccoli dadini i peperoni e i cipollotti e li ho stufati con un poco di olio evo unendo inizialmente un poco di vino di bianco e infine poco aceto bianco facendolo sfumare bene. Ho tolto dal fuoco i peperoni e li ho fatti stemperare. Ho infine tagliato a piccoli dadini il melone.

Ho portato in ebollizione il brodo vegetale (a base di cipolla, carota, sedano, sale) e nel frattempo ho tostato il riso venere su di un tegame facendo sfumare un poco di vino bianco. Ho preparato quindi un risotto aggiungendo di volta in volta il brodo vegetale e rispettando i tempi di cottura indicati nella confezione del riso. Mantecare con un filo di olio evo e lasciare intiepidire a temperatura ambiente.

In alternativa, dopo aver tostato il riso, è possibile cuocere il riso nel brodo vegetale con il microonde dopo averlo unito al brodo vegetale.

Ho riversato quindi il riso in un piatto da portata largo e l'ho condito con i toccheti di petto di pollo tostati e i peperoni in agrodolce. Ho aggiunto un filo di olio evo e infine ho unito i tocchetti di melone e qualche foglia di rughetta.

Consiglio di abbinare un vino bianco giovane servito ben freddo, ad esempio un ottimo Piemonte DOC Sauvignon.

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Gaetano Taverna 29/12/2022

Ravioli di Ricciola: un piatto per le grandi occasioni

La Ricciola (Seriola Dumerilli) è un pesce azzurro dalle carni prelibate, sode e rosate e dal sapore delicato e fragrante, che vive sia nel Mediterraneo sia nei mari oceanici. Non ha molte lische e ha poche calorie. Per questo piatto ho utilizzato i filetti di ricciola per la preparazione sia del ripieno dei ravioli sia del condimento a base di pomodorini e gamberetti. Il risultato è stato notevole. Buona Degustazione !!  

Ingredienti per la preparazione dei ravioli
FARINA DI SEMOLA DI GRANO DURO RIMACINATA 700 g.
UOVA FRESCHE n. 7
FILETTI DI RICCIOLA 800 g.
ALICI SOTT'OLIO n. 2
PATATE LESSATE - dimensioni medie n. 2
SCALOGNO n. 1
VINO BIANCO SECCO q.b.
OLIO E.V.O. q.b.
PREZZEMOLO q.b.
SALE E PEPE q.b.
Ingredienti per la preparazione del condimento
POMODORINI TIPO PICCADILLY 800 g.
FILETTI DI RICCIOLA 400 g.
GAMBERETTI SGUSCIATI 400 g.
ALICI SOTT'OLIO
n. 1
SPICCHI D'AGLIO
n. 2
PREZZEMOLO q.b.
OLIO E.V.O. q.b.
SALE E PEPE
q.b.
 

Tagliare a pezzi grossolani i filetti di ricciola, che serviranno per il ripieno, eliminando le eventuali lische. In un tegame soffriggere leggermente in poco olio evo lo scalogno sminuzzato e le alici sott'olio.  Unire la polpa di ricciola, salare e pepare, e cuocere per quattro minuti facendo sfumare un poco di vino bianco secco. Togliere dal fuoco e far raffreddare a temperatura ambiente. In un mixer da cucina trasferire la ricciola, le patate lessate tagliate a pezzi e una manciata di prezzemolo tritato. Frullare appena un poco, giusto per creare una polpa omogena e densa.
Stendere la sfoglia all'uovo (un uovo per ogni etto di farina di semola rimacinata di grano duro), che dovrà risultare abbastanza fina. Porre un cucchiaio raso di ripieno a distanza regolare sulla sfoglia, spennellare con acqua i bordi e chiudere i ravioli utilizzando la rotella sagomata. Aiutarsi con la farina per evitare che i ravioli pronti si attacchino.
Nello stesso tegame utilizzato in precedenza soffriggere in poco olio evo gli spicchi d'aglio interi e l'alice sott'olio. Unire i pomodorini tagliati ciascuno in quattro parti, una manciata di prezzemolo tritato e cuocere senza coperchio per una decina di minuti eliminando alla fine gli spicchi d'aglio.
Nel frattempo tagliare a dadini i filetti di ricciola per il condimento, rosolarli in padella con poco olio evo e unirli al sugo insieme ai gamberetti sgusciati, salare e cuocere per cinque minuti. Trasferire metà del condimento in un largo piatto fondo da portata.
Lessare i ravioli in abbondante acqua salata e scolarli direttamente nel piatto da portata utilizzando il mestolo forato (o schiumarola). Unire il restante sugo sopra i ravioli scolati e amalgamare delicatamente il condimento insieme ai ravioli. Completare con un filo di olio EVO e una manciata di prezzemolo tritato fino. Servire subito.
Consiglio di abbinare un Negromaro Rosato del Salento, non molto freddo. Buona Degustazione !! 

 
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Gaetano Taverna 19/08/2024

Ciambellone alle pesche con granella di pistacchio

È Estate, ho voglia di fare un dolce, magari un ciambellone sfizioso per la colazione o per il dopo cena, ma l'idea di accendere il forno non è che mi stia attirando così tanto. E poi non mi va di preparare il classico ciambellone che comunque, se fatto bene, ha sempre un suo perché.

Ma la gola è gola, è così apro il frigo e poi la dispensa: beh... tutto sommato gli ingredienti base per il ciambellone li ho tutti e non devo uscire con questo caldo a comprarne qualcuno. Devo solo trovare qualcosa che mi permetta di realizzare un dolce diverso dal solito.

E il qualcosa lo trovo, anzi li trovo...

Ed è così che è nato il mio Ciambellone alle pesche con granella di pistacchio.


Ingredienti per uno stampo da 26 o 28 cm di diametro

UOVA
n. 2
FARINA 00
280 g.
ZUCCHERO SEMOLATO
150 g.
BURRO 150 g.
AMIDO DI MAIS 70 g.
VANIGLIA IN POLVERE q.b.
LIEVITO PER DOLCI
16 g.
PESCHE GIALLE n. 3
PESCA NOCE n. 1
LIMONE NON TRATTATO n. 1
GRANELLA DI PISTACCHIO q.b.
ZUCCHERO DI CANNA q.b.
 
Allora, iniziamo con lasciare a temperatura ambiente le uova e il burro. Le uova perché così il loro albume potrà essere montato a neve ferma in poco tempo (se sono freddi di frigo, gli albumi non si monteranno bene o addirittura non si monteranno affatto); il burro perché nei dolci, scioglierlo, magari usando il microonde, non è cosa buona: dovrà sempre essere utilizzato quando sarà molto morbido, così da poterlo unire con facilità e senza che si alteri il sapore.
A seguire, ho utilizzato la mitica planetaria per montare a neve ferma gli albumi suddetti (il risultato dovrà essere una spuma gonfia, solida e voluminosa), e ho versato il tutto in una ciotola. Sempre con la planetaria, ho montato per bene i tuorli con lo zucchero semolato, poi ho unito il burro di cui sopra, un mezzo cucchiaino di vaniglia in polvere (non quella che si presenta di colore bianco, ma quella scura, ovvero quella estratta dalle bacche di vaniglia che sono, appunto, di colore scuro: la differenza di sapore è notevole e poi è più naturale). Ho unito anche la buccia grattugiata di un limone non trattato. 
Ho amalgamato il tutto e a seguire, sempre utilizzando la planetaria, ho aggiunto la farina, l'amido di mais e il lievito per dolci setacciati. Infine ho unito gli albumi montati a neve incorporandoli bene con una spatola morbida.
Ora passiamo alle pesche: ho lavato e sbucciato le tre pesche gialle e ho ridotto la polpa in pezzi non troppo piccoli. La pesca noce, invece, l'ho lavata e senza sbucciarla l'ho ridotta in fettine mettendola da parte.
Ho quindi versato un terzo del composto nello stampo da ciambellone che ho in precedenza imburrato e infarinato per bene, e a seguire ho aggiunto sopra all'impasto i pezzi di pesca gialla. 
 
 
Bene, non mi è restato altro che completare l'opera versando il resto del composto nello stampo livellandolo per bene e, sopra di esso, aggiungendo le fettine di pesca noce, appoggiate tutte per lo stesso verso, una accanto all'altra, formando una raggiera.
Infine, ho aggiunto sopra una spolverata di zucchero di canna e una spolverata di granella di pistacchio (grana grossa), che si trova generalmente al supermercato (da buon siciliano ne tengo sempre una scorta a casa; in alternativa, potrebbe andare anche la granella di nocciole o di mandorle). 
 
 
Preriscaldando il forno a 170 gradi, ho infornato il dolce e ho mantenuto la  cottura statica (quindi non ventilato) per 50 minuti, posizionando lo stampo su una griglia al centro del forno. 
N.B.: verificare la cottura con uno stecchino e se necessario infornare di nuovo per altri 5-7 minuti.
Ultimata la cottura, ho lasciato raffreddare il ciambellone nel suo stampo a temperatura ambiente prima di sformarlo. È tutto. 
Dopo cena, provate a gustare il dolce insieme a un bicchierino di Passito di Pantelleria servito ben freddo, e poi mi direte...
Buona Degustazione !
 
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