Citazioni e frasi celebri
Una raccolta di aforismi, citazioni e frasi celebri.
« Primavera non bussa, lei entra sicura,
come il fumo lei penetra in ogni fessura,
ha le labbra di carne, i capelli di grano,
che paura, che voglia che ti prenda per mano.
Che paura, che voglia che ti porti lontano »
Un chimico - Non al denaro, non all'amore né al cielo
« Qualche volta tu vorrai rinunciare a suonare la chitarra, tu odierai la chitarra. Ma se le sarai fedele, lei ti ricompenserà »
« Il potere è l'immondizia della storia degli umani e, anche se siamo soltanto due romantici rottami, sputeremo il cuore in faccia all'ingiustizia giorno e notte: siamo i "Grandi della Mancha", Sancho Panza... e Don Chisciotte! »
Don Chisciotte - Stagioni
« È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio »
« Capite ora perché i libri sono odiati e temuti? Perché rivelano i pori sulla faccia della vita. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive »
Fahrenheit 451
« Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini »
« La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e disagi, inibisce il proprio talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi è l'incompetenza. Il più grande inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita ai propri problemi »
« Ovunque l'uomo porti il suo lavoro, vi lascia anche qualche cosa del suo cuore »
« Già, cosa puoi dire? Dici quello che altri hanno detto prima di te. Quelli che possono, fanno. Quelli che non possono, insegnano. E ciò che insegnano è ciò che non possono più fare, perché il corpo o lo spirito o entrambi non sono più capaci di perseguire un unico scopo; perché hanno visto troppo e represso troppo e sono scesi a troppi compromessi e alla fine hanno provato troppo poco. Allora passano a rinfocolare i loro vecchi sogni in menti nuove e a scaldarsi al fuoco dei giovani »
Il visitatore segreto
« Noi ti ringraziamo nostro buon Protettore per averci dato anche oggi la forza di fare il più bello spettacolo del mondo. Tu che proteggi uomini, animali e baracconi, tu che rendi i leoni docili come gli uomini e gli uomini coraggiosi come i leoni, tu che ogni sera presti agli acrobati le ali degli angeli, fa' che sulla nostra mensa non venga mai a mancare pane ed applausi. Noi ti chiediamo protezione ma se non ne fossimo degni, se qualche disgrazia dovesse accaderci, fà che avvenga dopo lo spettacolo e, in ogni caso, ricordati di salvare prima le bestie e i bambini. Tu che permetti ai nani e ai giganti di essere ugualmente felici, tu che sei la vera, l'unica rete, dei nostri pericolosi esercizi, fà che in nessun momento della nostra vita venga a mancarci una tenda, una pista e un riflettore. Guardaci dalle unghie delle nostre donne, perché da quelle delle tigri ci guardiamo noi, dacci ancora la forza di far ridere gli uomini, di sopportare serenamente le loro assordanti risate e lascia pure che essi ci credano felici. Più ho voglia di piangere e più gli uomini si divertono ma non importa, io li perdono, un po' perché essi non sanno, un po' per amor Tuo, e un po' perché hanno pagato il biglietto. Se le mie buffonate servono ad alleviare le loro pene, rendi pure questa mia faccia ancora più ridicola ma aiutami a portarla in giro con disinvoltura. C'è tanta gente che si diverte a far piangere l'umanità, noi dobbiamo soffrire per divertirla; manda, se puoi, qualcuno su questo mondo capace di far ridere me come io faccio ridere gli altri »
Il più comico spettacolo del mondo
« Il napoletano lo si capisce subito da come si comporta, da come riesce a vivere senza una lira »
« Quello che io cercavo di mostrare era un mondo dove mi sarei sentito bene, dove le persone sarebbero state gentili, dove avrei trovato la tenerezza che speravo di ricevere. Le mie foto erano come una prova che questo mondo può esistere »
« Oltre ogni confine va il mio pensiero. Nulla può, ma volare, quello sì. Un cambiamento, un ritocco forse, per dire che ancora sento che ancora vedo, che ho ancora mani da offrire. Oltre ogni cuore va il mio pensiero. Nulla può, ma volare, quello sì »
« Per arrivare all'alba non c'è altra via che la notte »
« In India, e in molti altri luoghi del mondo, vi sono milioni di poveri, ed essi condividono la Croce di Cristo
perché Cristo sulla Croce ha preso su di sé tutte le croci del mondo »
« E come i semi sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna la primavera. Fidatevi dei vostri sogni, perché in essi è nascosto il passaggio verso l’eternità »
« Fluttuare come una farfalla, pungere come un'ape. Le tue mani non possono colpire ciò che i tuoi occhi non vedono, muoviti ragazzo, muoviti! »
« Io penso che un uomo senza utopia, senza sogno, senza ideali, vale a dire senza passioni e senza slanci, sarebbe un mostruoso animale fatto semplicemente di istinto e di raziocinio, una specie di cinghiale laureato in matematica pura »
« Filastrocca di capodanno: fammi gli auguri per tutto l'anno: voglio un gennaio col sole d'aprile, un luglio fresco, un marzo gentile; voglio un giorno senza sera, voglio un mare senza bufera; voglio un pane sempre fresco, sul cipresso il fiore del pesco; che siano amici il gatto e il cane, che diano latte le fontane. Se voglio troppo, non darmi niente, dammi una faccia allegra solamente »
« Accade tutto nel silenzio, mentre, tutto, altrove, va avanti come al solito. Solo gli ultimi colgono il canto degli angeli e si mettono in cammino per andare a vedere "L’avvenimento annunciato" »
« Non ha importanza la forma della chiamata. È una cosa tra Dio e me. Ciò che è importante è che Dio chiama ciascuno in modo differente. Noi non abbiamo alcun merito. L'importante è rispondere con gioia alla chiamata »
« O abbiamo la speranza in noi, o non l'abbiamo; è una dimensione dell'anima, e non dipende da una particolare osservazione del mondo o da una stima della situazione.
La speranza non è una predizione, ma un orientamento dello spirito e del cuore; trascende il mondo che viene immediatamente sperimentato, ed è ancorata da qualche parte al di là dei suoi orizzonti »
« Gran brutta malattia il razzismo. Più che altro strana: colpisce i bianchi, ma fa fuori i neri »
« E’ Natale da fine ottobre. Le lucette si accendono sempre prima, mentre le persone sono sempre più intermittenti. Io vorrei un dicembre a luci spente e con le persone accese »
« All'infuori del cane, il libro è il migliore amico dell'uomo. Dentro il cane è troppo scuro per leggere »
« Per molti versi la professione del critico è facile: rischiamo molto poco pur approfittando del grande potere che abbiamo su coloro che sottopongono il proprio lavoro al nostro giudizio. Prosperiamo grazie alle recensioni negative che sono uno spasso da scrivere e da leggere. Ma la triste realtà a cui ci dobbiamo rassegnare è che nel grande disegno delle cose, anche l'opera più mediocre ha molta più anima del nostro giudizio che la definisce tale. Ma ci sono occasioni in cui un critico qualcosa rischia davvero. Ad esempio, nello scoprire e difendere il nuovo. Il mondo è spesso avverso ai nuovi talenti e alle nuove creazioni: al nuovo servono sostenitori! »
Ratatouille
« Scrivi, ti prego. Due righe sole, almeno, anche se l'animo è sconvolto e i nervi non tengono più. Ma ogni giorno. A denti stretti, magari delle cretinate senza senso, ma scrivi. Lo scrivere è una delle più patetiche e ridicole nostre illusioni. Crediamo di fare cosa importante tracciando delle contorte linee nere sopra la carta bianca. Comunque, questo è il tuo mestiere, che non ti sei scelto tu ma ti è venuto dalla sorte, solo questa è la porta da cui, se mai, potrai trovare scampo. Scrivi, scrivi. Alla fine, fra tonnellate di carta da buttare via, una riga si potrà salvare. (Forse.) »
« Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito »
« L'humour è l'antidoto per tutti i mali. Credo che il divertimento sia importante quanto l'amore. Alla fin fine, quando si chiede alla gente che cosa piaccia loro della vita, quello che conta è il divertimento che provano, che si tratti di corse di automobili, di ballare, di giardinaggio, di golf, di scrivere libri. La vita è un tale miracolo ed è così bello essere vivi che mi chiedo perché qualcuno possa sprecare un solo minuto! Il riso è la medicina migliore »
« Domandano tutti come si fa a scrivere un libro: si va vicino a Dio e gli si dice: feconda la mia mente, mettiti nel mio cuore e portami via dagli altri, rapiscimi »
« La parola abbaglia e inganna perché è mimata dal viso, perché la si vede uscire dalle labbra, e le labbra piacciono e gli occhi seducono. Ma le parole nere sulla carta bianca sono l'anima messa a nudo »
Il nostro cuore
« Questo mondo è tenuto insieme da vincoli di amore. La storia non registra i quotidiani episodi d’amore e di dedizione. Registra solo quelli di conflitto e guerra. In realtà, comunque, gli atti d’amore e di generosità, a questo mondo, sono molto più frequenti dei conflitti e delle dispute... Se così non fosse, sarebbero sopravvissute soltanto le minoranze più feroci »
« Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile »
« La libertà di parola senza la libertà di diffusione è solo un pesce dorato in una vaschetta sferica »
« Scrivere bene significa quasi pensare bene, e di qui ci vuole poco per arrivare ad agire bene. Ogni costumatezza, ogni perfezionamento morale proviene dallo spirito della letteratura »
La montagna incantata
« Il viaggio è un sentimento, non soltanto un fatto »
« Tu non puoi fare una buona economia con una cattiva etica »
« Ci vuole un minuto per notare una persona speciale, un'ora per apprezzarla, un giorno per volerle bene, ma poi tutta una vita per dimenticarla »
« Scrivere implica, nel migliore dei casi, un'esistenza solitaria. Lo scrittore lavora da solo e, se è un buon scrittore, deve ogni giorno affrontare l'eternità o la mancanza di eternità »
« E quando ci domanderanno cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: noi ricordiamo. Ecco dove alla lunga avremo vinto noi. E verrà il giorno in cui saremo in grado di ricordare una tal quantità di cose che potremo costruire la più grande scavatrice meccanica della storia e scavare, in tal modo, la più grande fossa di tutti i tempi, nella quale sotterrare la guerra. »
Fahrenheit 451
« La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità »
« Cantare, ridere, sognare, essere indipendente, libero, guardare in faccia la gente e parlare come mi pare, mettermi, se ne ho voglia, il cappello di traverso, battermi per un sì per un no o fare un verso. Lavorare senza curarsi della gloria e della fortuna alla cronaca di un viaggio cui si pensa da tempo, magari nella luna! Non scrivere mai nulla che non sia nato davvero dentro di te! Appagarsi soltanto dei frutti, dei fiori e delle foglie che si sono colte nel proprio giardino con le proprie stesse mani! Poi, se per caso ti arriva anche il successo, non dovere nulla a Cesare, prendere tutto il merito per te solo e, disprezzando l'edera, salire, anche senza essere né una quercia né un tiglio, salire, magari poco, ma salire da solo! »
« Non me ne frega niente se anch'io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato; coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco e al fin della licenza io non perdono e tocco »
« Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere cosi come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un'opera di teatro, ma non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l'opera finisca priva di applausi »
« Amate dunque il forestiero perché anche voi foste forestieri nella terra d'Egitto »
« La gran cosa è resistere e fare il nostro lavoro e vedere e udire e imparare e capire, e scrivere quando si sa qualcosa; e non prima; e, porco cane, non troppo dopo »
« Dopo tanta nebbia a una a una si svelano le stelle. Respiro il fresco che mi lascia il colore del cielo »
« L'Italia è l'unico luogo al mondo dove è nata prima la cultura e poi la Nazione. Dobbiamo andar fieri di questo, è una cosa meravigliosa »
« Ridi sempre, ridi, fatti credere pazzo, ma mai triste. Ridi anche se ti sta crollando il mondo addosso, continua a sorridere. Ci son persone che vivono per il tuo sorriso e altre che rosicheranno quando capiranno di non essere riuscite a spegnerlo »
« Io scriverò se vuoi perché cerco un mondo diverso, con stelle al neon e un poco di Universo, e mi sento un eroe a tempo perso »
« Un tempo, era d'estate,
era a quel fuoco, a quegli ardori, che si destava la mia fantasia.
Inclino adesso all'autunno dal colore che inebria;
amo la stanca stagione che ha già vendemmiato.
Niente più mi somiglia, nulla più mi consola,
di quest'aria che odora di mosto e di vino
di questo vecchio sole ottobrino
che splende nelle vigne saccheggiate »
« Non si può amare a distanza, restando fuori dalla mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto non si può amare senza condividere »
« E un giorno ti ritrovi dieci anni alle spalle. Nessuno ti ha detto quando iniziare a correre. Ti sei perso il segnale di partenza »
« Come vorrei, come vorrei che tu fossi qui. Siamo solo due anime sperdute che nuotano in una boccia di pesci. Anno dopo anno corriamo sullo stesso vecchio terreno. E cosa abbiamo trovato? Le solite vecchie paure. Vorrei che tu fossi qui »
« Mi sembra che il linguaggio venga sempre usato in modo approssimativo, casuale, sbadato e ne provo un fastidio intollerabile. Non si creda che questa mia reazione corrisponda a un'intolleranza per il prossimo: il fastidio peggiore lo provo sentendo parlare me stesso. Per questo cerco di parlare il meno possibile, e se preferisco scrivere è perché scrivendo posso correggere ogni frase tante volte quanto è necessario per arrivare, non dico a essere soddisfatto delle mie parole, ma almeno a eliminare le ragioni d'insoddisfazione di cui posso rendermi conto »
« La grande popolarità che ha il calcio nel mondo non è dovuta alle farmacie o agli uffici finanziari, bensì al fatto che in ogni piazza, in ogni angolo del mondo, c'è un bambino che gioca e si diverte con un pallone tra i piedi »
« E l'amore guardò il tempo e rise, perché sapeva di non averne bisogno. Finse di morire per un giorno, e di rifiorire alla sera, senza leggi da rispettare. Si addormentò in un angolo di cuore per un tempo che non esisteva. Fuggì senza allontanarsi, ritornò senza essere partito, il tempo moriva e lui restava »
« Ecco che cosa ho pensato: affinché l'avvenimento più comune divenga un'avventura è necessario e sufficiente che ci si metta a raccontarlo. È questo che trae in inganno la gente: un uomo è sempre un narratore di storie, vive circondato delle sue storie e delle storie altrui, tutto quello che gli capita lo vede attraverso di esse, e cerca di vivere la sua vita come se la raccontasse »
« Me fanno ride' a me li carbonari. Li congiurati... ma de che? [...] De teste ne poi taja' quante te ne pare... so' le lingue che contano! »
« Non possiamo pertanto trasformare ed avvilire il Natale in una festività di inutile spreco, in una manifestazione all’insegna del facile consumismo: il Natale è la festa dell’Umiltà, della Povertà, della Spogliazione, dell’Abbassamento del Figlio di Dio, che viene a donarci il suo infinito Amore »
« Sono diverso e certamente solo. Sono diverso perché non sopporto il buon senso comune ma neanche la retorica del pazzo non ho nessuna voglia di assurde compressioni ma nemmeno di liberarmi a cazzo non voglio velleitarie mescolanze con nessuno nemmeno più con voi ma non sopporto neanche la legge dilagante del fatti i cazzi tuoi! »
Quando è moda è moda
« Che fine ha fatto la semplicità? Sembriamo tutti messi su un palcoscenico, e ci sentiamo tutti in dovere di dare spettacolo »
« Non esiste una vita normale. Esiste la vita e si deve viverla. Vivi la vita fino in fondo, vivila ogni secondo, vivila! »
Tombstone" di George Pan Cosmatos
« Non procedere dove il sentiero si staglia. Vai invece dove il sentiero non c'è e lascia una traccia »
« Qualunque cosa un uomo può immaginare, altri uomini possono rendere reale »
« Sì, amo il mare. Il mare è tutto. Copre i sette decimi del globo terrestre. Il suo respiro è puro e sano. È l'immenso deserto dove l'uomo non è mai solo, poiché sente fremere la vita accanto a sé. Il mare non è altro che il veicolo di un'esistenza soprannaturale e prodigiosa; non è che movimento e amore, è l'infinito vivente... »
Capitan Nemo, "Ventimila leghe sotto i mari"
« Gli uomini si dividono in due categorie: quelli che pensano e quelli che lasciano che siano gli altri a pensare »
« 'A disoccupazione pure è un grave problema a Napoli, che pure stanno cercando di risolvere... di venirci incontro... stanno cercando di risolverlo con gli investimenti... no, soltanto ca poi, la volontà ce l'hanno misa... però hanno visto ca nu camion, eh... quante disoccupate ponno investì? »
« La ginnastica, il footing e le attività del genere sono in gran parte masochistiche, punitive della nostra istintiva passione per la spaparanzata »
« Certo chi comanda non è disposto a fare distinzioni poetiche, il pensiero è come l'oceano, non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare »
Come è profondo il mare
« Anche per me ad un certo punto è stato difficile guardarsi allo specchio e decidere: chi vuoi essere? Forse potevo vivere di rendita, invece mi sono rimesso ai blocchi per altre partenze. Non ci sarà più un record come il mio, non in Italia, e non perché non possano nascere campioni. Ma oggi c' è una società e una morale diversa, che rifiuta tutto quello che io ho rappresentato. Io allenavo la fatica con l'allenamento. A 60 anni non ho rimpianti. Rifarei tutto, anzi di più. E mi allenerei otto ore al giorno. La fatica non è mai sprecata. Soffri, ma sogni »
« Io sono vivo, ma non vivo perché respiro, mi sento vivo solo se sfilo la stilo e scrivo »
« Ci si mette a scrivere di lena, ma c'è un'ora in cui la penna non gratta che polveroso inchiostro, e non vi scorre più una goccia di vita, e la vita è tutta fuori, fuori dalla finestra, fuori di te, e ti sembra che mai più potrai rifugiarti nella pagina che scrivi, aprire un altro mondo, fare il salto. Forse è meglio così: forse quando scrivevi con gioia non era miracolo né grazia: era peccato, idolatria, superbia. Ne sono fuori, allora? No, scrivendo non mi sono cambiata in bene: ho solo consumato un po' d'ansiosa incosciente giovinezza. Che mi varranno queste pagine scontente? Il libro, il voto, non varrà più di quanto tu vali. Che ci si salvi l'anima scrivendo non è detto. Scrivi, scrivi, e già la tua anima è persa »
« Scrivere un romanzo è creare un universo intero, fatto di persone, di amore, di odio, di gesti. Un universo che ti rimarrà dentro per sempre »
« La poesia è sempre un atto di pace. Il poeta nasce dalla pace come il pane nasce dalla farina »
« Leggere Charles Dickens o chi volete voi, purché oltre alla tecnica abbia un’anima, oltre al cinismo, un sogno »
« Nella nostra vita frettolosa, assordante, sono maledettamente poche le ore in cui l'anima può diventare cosciente di se stessa, in cui tace la vita dei sensi e quella dello spirito e l'anima sta senza veli davanti allo specchio dei ricordi e della coscienza »
« Saepe stylum vertas, iterum quae digna legi sint scripturus »
« Cancella spesso, se vuoi scrivere cose che siano degne di essere lette »
« Bene provisam rem, verba non invita sequuntur »
« Quando avete bene chiaro in mente quel che volete dire, le parole verranno spontanee »
« Non ho né soldi, né risorse, né speranze. Sono l'uomo più felice al mondo. Un anno, sei mesi fa, pensavo di essere un vero artista. Ora non lo penso più, lo sono. Tutto quel che era letteratura, mi è cascata di dosso. Non ci sono più libri da scrivere, grazie a Dio »
Tropico del Cancro
« Quando si tratta di leggere un libro o di scrivere qualcosa, non essere maestro prima di essere stato discepolo »
« Gli scrittori sono convinti segretamente di essere letti da Dio e non mancano di lasciar cadere delle giudiziose osservazioni che possano essere utili al Grande Vecchio »
« La fama degli eroi spetta un quarto alla loro audacia; due quarti alla sorte; e l'altro quarto a’ loro delitti »
Ultime lettere di Jacopo Ortis
« C'è sempre un grano di pazzia nell'amore, così come c'è sempre un grano di logica nella follia »
Così parlò Zarathustra
« Ognuno ha un suo compito nella vita, ma nessuno di quello che egli avrebbe voluto scegliere, delimitare e amministrare »
« La nostra sola giustificazione, se ne abbiamo una, è di parlare in nome di tutti coloro che non possono farlo »
« Come scriverei bene se non ci fossi! Se tra il foglio bianco e il ribollire delle parole e delle storie che prendono forma e svaniscono senza che nessuno le scriva non ci si mettesse di mezzo quello scomodo diaframma che è la mia persona »
« La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri. E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri. Abbiamo timore di essere fraintesi, di apparire fragili, di finire alla mercé di chi ci sta di fronte. Non ci esponiamo mai. Perché ci manca la forza di essere uomini, quella che ci fa accettare i nostri limiti, che ce li fa comprendere, dandogli senso e trasformandoli in energia, in forza appunto. Io amo la semplicità che si accompagna con l’umiltà. Mi piacciono i barboni. Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle, sentire gli odori delle cose, catturarne l’anima. Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo. Perché lì c’è verità, lì c’è dolcezza, lì c’è sensibilità, lì c’è ancora amore »
« So’ doje sore: ‘a riccia e a frolla. Miez’a strada, fann’a folla. Chella riccia è chiù sciarmante: veste d’oro, ed è croccante, caura, doce e profumata. L’ata, ‘a frolla, è na pupata. E’ chiù tonna, e chiù modesta, ma si’ a guarde, è già na festa! Quann’e ncontre ncopp’o corso t’e vulesse magnà a muorze. E sti ssore accussì belle sai chi so’? So’ ‘e sfugliatelle! »
« La principale caratteristica della gentilezza disinteressata è di essere irriconoscibile, inconoscibile, invisibile, insospettabile, perché un beneficio che dica il suo nome non è mai disinteressato »
« Scrivere è fede in una magia: che un aggettivo possa giungere dove non giunse, cercando la verità, la ragione; o che un avverbio possa recuperare il segreto che si è sottratto a ogni indagine »
« La scrittura che non prende stretto contatto con la parola parlata si dissecca come la pianta senz'acqua »
« Il libro essenziale, il solo libro vero, un grande scrittore non deve, nel senso corrente, inventarlo, poiché esiste già in ciascuno di noi, ma tradurlo. Il dovere e il compito di uno scrittore sono quelli di un traduttore »
« Come regola generale, nessuno scrittore dovrebbe far figurare il suo ritratto nelle sue opere. Quando i lettori hanno gettato un'occhiata alla fisionomia dell'autore, di rado riescono a mantenersi seri »
« Non v'è cosa che pesi meno della penna, non v'è cosa più lieta; gli altri piaceri sono effimeri e dilettando recano danno; la penna dà gioia sia nel prenderla in mano, sia nel deporla »
« Per nascere aquila bisogna abituarsi alle altitudini, per nascere scrittore bisogna imparare ad amare la rinuncia, le sofferenze, le umiliazioni. Soprattutto bisogna imparare a vivere appartato. Come la talpa, lo scrittore si aggrappa al suo limbo, mentre sopra di lui la vita in rigoglio continua, persistente, tumultuosa »
« Il tedio e la stanchezza del povero lettore che si sfiata a ogni pagina, quando anche non penasse a capire, nuoce ai più begli effetti di qualunque scrittura »
« Con questa razza di giudizio e di critica che si trova oggi in Italia, coglione chi si affatica a pensare e a scrivere. Scrivere poi senza affaticarsi e senza pensare va benissimo e lo lodo molto, ma per me non fa e non ci riesco »
« Presentare le cose nella loro verità. Dire la cosa vera, la successione dei movimenti e dei fatti che producono l'emozione, e che resta valida per un anno e per dieci anni o, se siete stati fortunati e se l'avete espressa con una grande purezza, per sempre »
« Io dico e credo... che il libro è e deve essere la quintessenza del suo scrittore e che se non è tale, egli sarà cattivo, debole, volgare, di poca vita e di effetto nessuno »
« La prova che nell'universo esistono altre forme di vita intelligente è che non ci hanno ancora contattato »
« Il mondo ipocrita non vuoi dare importanza al mangiare; ma poi non si fa festa, civile o religiosa, che non si distenda la tovaglia e non si cerchi di pappare del meglio »
« Il compito di un narratore è anzitutto quello di rappresentare. Un libro che si apre è come un sipario che si alza: i personaggi entrano in scena, la rappresentazione comincia »
« I libri servono a capire e a capirsi, e a creare un universo comune anche in persone lontanissime »
« L'alta cucina non è una cosa per i pavidi: bisogna avere immaginazione, essere temerari, tentare anche l'impossibile e non permettere a nessuno di porvi dei limiti solo perché siete quello che siete, il vostro unico limite sia il vostro cuore. Quello che dico sempre è vero: chiunque può cucinare, ma solo gli intrepidi possono diventare dei grandi »
Ratatouille
« In realtà nessun essere umano indifferente al cibo è degno di fiducia »
« Invitare qualcuno a pranzo vuol dire incaricarsi della felicità di questa persona durante le ore che egli passa sotto il vostro tetto »
« La scoperta di un piatto nuovo è più preziosa per il genere umano che la scoperta di una nuova stella »
« La cucina è l'arte più antica, perché Adamo è nato a digiuno »
« La caratteristica della nouvelle cuisine è quella di svuotare il portafoglio senza riempire lo stomaco »
« Un gourmet che pensa alle calorie è come una puttana che guardi l'orologio »
« La prima legge della dietetica: se ha un buon sapore, non è per te »
« Il bel romanzo non deve essere la storia di un'eccezione. Deve essere un brano della vita di tutti i giorni, in cui ognuno si riconosca, e che tuttavia insegni agli uomini qualche cosa che non tutti vedevano »
« Detesto l'uomo che manda giù il cibo non sapendo cosa mangia. Dubito del suo gusto in cose più importanti »
« Felice e fortunato il cuoco che ti dice, non senza orgoglio, "naturalmente non seguo mai una ricetta, procedo improvvisando. Un po' di questo, un cucchiaio di quello... è davvero molto più divertente". Certo, può essere molto più divertente per chi cucina, ma spesso non lo è per i commensali »
« Che c'è di più bello dell'attesa di qualcosa che forse ci verrà incontro fra un anno, un'ora, un minuto? »
« L'umanità prende se stessa troppo sul serio. Se i trogloditi avessero imparato a ridere, la Storia sarebbe stata tutta diversa »
« Ogni volta, quando viene servito un cibo particolarmente prelibato, uno dovrebbe osservare attentamente tutti i commensali e mettere coloro la cui fisionomia non esprime gioia ed estasi, sulla lista degli indegni »
« L'appetito è l'anima del buongustaio. Chi tenta di ferirlo commette un assassinio morale, un omicidio gastronomico e merita la condanna all'ergastolo »
« La conoscenza del prossimo ha questo di speciale: passa necessariamente attraverso la conoscenza di se stesso »
« Oh Grande Spirito, preservami dal giudicare un uomo non prima di aver camminato un miglio nei suoi mocassini »
« L’unico modo di conoscere davvero i problemi è accostarsi a quanti vivono quei problemi e trarre da essi, da quello scambio, le conclusioni »
« Oh Grande Spirito, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare, e la saggezza di capirne la differenza »
« Non si inizi nessuno discorso senza mostrare per prima cosa umiltà. "Io sono ignorante, un pover' uomo". Così cominciano i discorsi. "Io non so nulla più di voi che siete seduti intorno a me, ma vorrei offrirvi il mio umile parere" »
« La durezza di questi tempi non ci deve far perdere la tenerezza dei nostri cuori »
« La poesia mi attira perché è eterna. Finché ci saranno delle persone, ci sarà qualcuno in grado di ricordare parole e combinazioni di parole. Poesie e canzoni potrebbero essere le uniche cose in grado di sopravvivere a un olocausto »
« Tenete le mani aperte, tutta la sabbia del deserto passerà nelle vostre mani. Chiudete le mani, non otterrete che qualche granello di sabbia »
« Credo nel potere del riso e delle lacrime come antidoto all'odio e al terrore »
« Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre »
« La dignità non consiste nel possedere onori, ma nella coscienza di meritarli »
« La scrittura è parte integrante di noi e non esiste alcun interruttore che ci permetta di avviarla o di spegnerla a nostro piacimento. È lei che si fa sentire, anzi, è lei che ci accende »
« Sono le cose semplici che mozzano il fiato »
« Se non potete essere una via maestra, siate un sentiero. Se non potete essere il sole, siate una stella. Cercate di essere sempre il meglio di qualunque cosa siete »
« Vedo me stesso essenzialmente come un lettore. Mi è accaduto di avventurarmi a scrivere, ma ritengo che quello che ho letto sia molto più importante di quello che ho scritto »
« Sapere che si ha qualcosa di bello da leggere prima di coricarsi è una delle sensazioni più piacevoli della vita »
« Non è vero che in Italia si legge poco. Direi piuttosto che si legge proporzionalmente alla nostra realtà economica, sociale e culturale. In Italia, infatti, il consumo di libri è direttamente proporzionale al livello generale di modernità del paese »
« Noi siamo abituati a dare a parole come "silenzio" e "solitudine" un significato di malinconia, negativo. Nel caso della lettura non è così, al contrario quel silenzio e quella solitudine segnano la condizione orgogliosa dell'essere umano solo con i suoi pensieri, capace di dimenticare per qualche ora "ogni affanno" »
« La lettura dei buoni libri è una sorta di conversazione con gli spiriti migliori dei secoli passati »
« Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere »
« Scrivere è trascrivere. Anche quando inventa, uno scrittore trascrive storie e cose di cui la vita lo ha reso partecipe: senza certi volti, certi eventi grandi o minimi, certi personaggi, certe luci, certe ombre, certi paesaggi, certi momenti di felicità e disperazione, tante pagine non sarebbero nate »
« Perché scrivo? Per paura. Per paura che si perda il ricordo della vita delle persone di cui scrivo. Per paura che si perda il ricordo di me. O anche solo per essere protetto da una storia, per scivolare in una storia e non essere più riconoscibile, controllabile, ricattabile »
« La scoperta della scrittura avrà l'effetto di produrre la dimenticanza nelle anime che l'impareranno, perché, fidandosi della scrittura, queste si abitueranno a ricordare dal di fuori mediante segni estranei, e non dal di dentro e da sé medesime »
« La scrittura è l'ignoto. Prima di scrivere non si sa niente di ciò che si sta per scrivere e in piena lucidità »
« L'arte di scriver storie sta nel saper tirar fuori da quel nulla che si è capito della vita tutto il resto; ma finita la pagina si riprende la vita e ci s'accorge che quel che si sapeva è proprio un nulla »
« È in ogni uomo attendersi che forse la parola, una parola, possa trasformare la sostanza di una cosa. Ed è nello scrittore di crederlo con assiduità e fermezza. È ormai nel nostro mestiere, nel nostro compito. È fede in una magia: che un aggettivo possa giungere dove non giunse, cercando la verità, la ragione; o che un avverbio possa recuperare il segreto che si è sottratto a ogni indagine »
« Deficiente vino, deficit omne »
« Manca il vino, manca tutto »
« Bibere humanum est, ergo bibamus »
« Il bere è cosa umana, quindi beviamo »
« Si tibi serotina noceat potatio, vina hora matutina rebibas et erit medicina »
« Se ti ha fatto male una bevuta serale, bevi nuovamente il mattino: sarà per te una medicina »
« Vinum spumosum nisi defluat est vitiosum »
« Il vino spumeggiante, la cui spuma non se ne va, è cattivo »
« Inter prandendum sit saepe parumque bibendum »
« Durante il pranzo bevi poco e sovente »
« Vina bibant homines, animalia cetera fontes »
« Bevano il vino gli uomini, gli altri animali alle fonti »
« La nebbia agl'irti colli
Piovviginando sale,
E sotto il maestrale
Urla e biancheggia il mar;
Ma per le vie del borgo
Dal ribollir de' tini
va l'aspro odor dei vini
L'anime a rallegrar »
San Martino
« È venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: Ha un demonio. È venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori »
Vangelo secondo Luca 7,31-35
« Non fare il forte con il vino, perché ha mandato molti in rovina. La fornace prova il metallo nella tempera, così il vino con i cuori in una sfida di arroganti. Il vino è come la vita per gli uomini, purché tu lo beva con misura. Che vita è quella di chi non ha vino? Questo fu creato per la gioia degli uomini. Allegria del cuore e gioia dell'anima è il vino bevuto a tempo e misura. Amarezza dell'anima è il vino bevuto in quantità, con eccitazione e per sfida. L'ubriachezza accresce l'ira dello stolto a sua rovina »
« Sì, le tue tenerezze sono più dolci del vino. Per la fragranza sono inebrianti i tuoi profumi, profumo olezzante è il tuo nome, per questo le giovinette ti amano. Attirami dietro a te, corriamo! M'introduca il re nelle sue stanze: gioiremo e ci rallegreremo per te, ricorderemo le tue tenerezze più del vino »
« Non sempre il vino nuovo ci fa dimenticare quello che la vite ci ha donato l'anno prima »
« Me lo ha detto il vin e il vin non erra »
« L'acqua divide gli uomini; il vino li unisce »
« Il vino è uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo »
« Il vino è una specie di riso interiore che per un istante rende bello il volto dei nostri pensieri »
« Il vino, specialmente in Italia, è la poesia della terra »
« Il vino è il canto della terra verso il cielo »
« Il peggior vino contadino è migliore del miglior vino industriale »
« Il bronzo è lo specchio del volto, il vino quello della mente »
« Appresta il vino i cuori e alla passione li fa più pronti: sfumano i pensieri; nel molto vino ogni penar si stempra »
« Ahimè, grida, più a lungo vive il vino che un omuncolo. È bene che noi badiamo a titillarci la gola, ché la vita si spiega tutta nel vino »
« A me piace il vino, qualunque vino. Non lo rifiuto mai. Quanto allo champagne, chi non sa che è il miglior tonico che esista? Non posso farne a meno »
« La strada è lunga, ma er deppiù l'ho fatto:
so dov'arrivo e nun me pijo pena.
Ciò er core in pace e l'anima serena
der savio che s'ammaschera da matto.
Se me frulla un pensiero che me scoccia
me fermo a beve e chiedo aiuto ar vino:
poi me la canto e seguito er cammino
cor destino in saccoccia »
« Un rancore sul cibo è più profondo dell'oceano »
« Verrò, ma deve essere una cena seria. Odio le persone che prendono i pasti alla leggera »
« Il piacere della tavola è di tutte le età, di tutte le condizioni sociali, di tutti i paesi e di tutti i giorni; può associarsi a tutti gli altri piaceri, e resta ultimo a consolarci della loro perdita »
« Ho vist un villan. Sa l'ha vist cus'e`? Un contadino! Ah, beh; si`, beh.
Il vescovo, il re, il ricco, l'imperatore, persino il cardinale, l'han mezzo rovinato
gli han portato via: la casa, il cascinale, la mucca, il violino, la scatola di kaki,
la radio a transistor, i dischi di Little Tony, la moglie!
E po`, cus'e`? Un figlio militare; gli hanno ammazzato anche il maiale...
Pover purscel! Nel senso del maiale... Ah, beh; si`, beh.
Ma lui no, lui non piangeva, anzi: ridacchiava! Ah! Ah! Ah!
Ma sa l'e`, matt? No!
Il fatto e` che noi villan... Noi villan...
E sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale diventan tristi se noi piangiam,
e sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale diventan tristi se noi piangiam! »
Ho visto un re
« Non ho paura della cattiveria dei malvagi, temo il silenzio degli onesti »
« Mangiare da soli ci dà la sensazione di una solitudine particolare, a volte penosa. Invece, nel condividere cibo e bevande, penetriamo nel cuore della nostra condizione socioculturale. Le implicazioni simboliche e materiali di quell'azione sono quasi universali: comprendono il rituale religioso, le strutture e le divisioni dei ruoli fra i sessi, il campo erotico, le complicità e gli scontri politici, le opposizioni giocose o serie nel discorso, i riti del matrimonio o del lutto »
« Leggere è una sporcheria dolcissima. Chi può capire qualcosa della dolcezza se non ha mai chinato la propria vita, tutta quanta, sulla prima riga della prima pagina di un libro? No, quella è la sola e più dolce custodia di ogni paura, un libro che inizia »
« Noi siamo figli della storia e la storia è dentro di noi, non fuori di noi.
Il 25 aprile non è una festa, non può essere una festa un momento tragico che ha visto sì la liberazione dal nazifascismo, ma a che prezzo... Se la considerassimo solo una "bella festa", trasformeremmo questo giorno solo in un modo per passare un giorno di vacanza.
E' facile per noi, donne e uomini "con le rughe un po' feroci sugli zigomi" ricordare e rispettare questo giorno, anche se spesso cadiamo in atteggiamenti retorici e anche demagogici: ma i nostri ragazzi? Quei giovani che ci stanno sostituendo o che prenderanno il nostro posto o comunque che, una volta diventati "grandi", saranno cittadini attivi di questa società, pensate che ricorderanno questa festa per quello che è o solo, come dicevo prima, per "fare vacanza"?
Certo, dipende da noi, da come "passeremo il testimone" e allora, anziché limitarsi a ricordare, dedichiamo questo giorno a quella liberazione che è impedita in tanti contesti o scenari attuali (e non mi riferisco solo agli scenari di guerra all'estero...). Di conseguenza, i nostri ragazzi capiranno in maniera più concreta il significato di questo giorno particolare. Buon 25 aprile! »
« Pensi di avere un limite, così provi a toccare questo limite. Accade qualcosa. E immediatamente riesci a correre un po' più forte, grazie al potere della tua mente, alla tua determinazione, al tuo istinto e grazie all'esperienza. Puoi volare molto in alto. »
« Se la libertà di stampa significa qualcosa, significa il diritto di dire alla gente ciò che non vuol sentirsi dire. »
« I cristiani, se non sono accoglienti, non dicano che sono cristiani. Chiunque incontri è tuo fratello, figlio, figlia; non ci sono fratelli e sorelle di serie B, C e D. Su tutte le difficoltà riguardanti l'immigrazione, dico: diamo prima l'accoglienza e poi le difficoltà le affronteremo. »
« Il libro - sia romanzo saggio o poesia - deve coinvolgere al massimo l'intelligenza e la sensibilità del lettore. Quando in un libro, di poesia o di prosa, una frase, una parola, ti riporta ad altre immagini, ad altri ricordi, provocando circuiti fantastici, allora, solo allora, risplende il valore di un testo. Al pari di un quadro scultura o monumento quel testo ti arricchisce non solo nell'immediato ma ti muta nell'essenza. »
« Prima di tutto vennero a prendere gli zingari,
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei,
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
e io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare. »
« Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della vita, e questo comporta notevoli rischi. »
« Anche se il timore avrà più argomenti, scegli la speranza e metti fine alla tua angoscia. »
« Salvami dalla presunzione di sapere tutto. Dall’arroganza di chi non ammette dubbi. Dalla durezza di chi non tollera ritardi. Dal rigore di chi non perdona debolezze. Dall’ipocrisia di chi "salva i princìpi" e uccide le persone. »
« Diffidate delle diete, una salute conservata con una dieta troppo severa è come una noiosa malattia. »
« Ho vissuto molto, e ora credo di aver trovato cosa occorra per essere felici: una vita tranquilla, appartata, in campagna. Con la possibilità di essere utile alle persone che si lasciano aiutare, e che non sono abituate a ricevere. E un lavoro che si spera possa essere di una qualche utilità; e poi riposo, natura, libri, musica, amore per il prossimo. Questa è la mia idea di felicità. E poi, al di sopra di tutto, tu per compagna, e dei figli forse. Cosa può desiderare di più il cuore di un uomo? »
Into the wild - citazione di Lev Tolstoj
« Oh me, oh vita !
Domande come queste mi perseguitano,
infiniti cortei d’infedeli,
città gremite di stolti,
che vi è di nuovo in tutto questo,
oh me, oh vita !
Risposta
Che tu sei qui,
che la vita esiste e l’identità,
Che il potente spettacolo continui,
e che tu puoi contribuire con un verso. »
« State molto attenti a non far piangere una donna: poi Dio conta le sue lacrime!
La donna è uscita dalla costola dell'uomo, non dai suoi piedi perché debba essere pestata, né dalla testa per essere superiore, ma dal fianco per essere uguale... un po' più in basso del braccio per essere protetta e dal lato del cuore per essere amata. »
« Signore, insegnami l’arte dei piccoli passi.
Non ti chiedo né miracoli né visioni
ma solo la forza necessaria per questo giorno!
Rendimi attento e inventivo per scegliere
al momento giusto
le conoscenze ed esperienze
che mi toccano particolarmente.
Rendi più consapevoli le mie scelte
nell’uso del mio tempo.
Donami di capire ciò che è essenziale
e ciò che è soltanto secondario.
Io ti chiedo la forza, l’autocontrollo e la misura:
che non mi lasci, semplicemente,
portare dalla vita
ma organizzi con sapienza
lo svolgimento della giornata.
Aiutami a far fronte,
il meglio possibile,
all’immediato
e a riconoscere l’ora presente
come la più importante.
Dammi di riconoscere
con lucidità
che le difficoltà e i fallimenti
che accompagnano la vita
sono occasione di crescita e maturazione.
Fa’ di me un uomo capace di raggiungere
coloro che hanno perso la speranza.
E dammi non quello che io desidero
ma solo ciò di cui ho davvero bisogno.
Signore, insegnami l’arte dei piccoli passi. »
« La pace deve essere sempre il fine: pace perseguita e difesa in ogni circostanza.
Non ripetiamo il passato, un passato di violenza e distruzione.
Immettiamoci nell'erto e difficile sentiero della pace,
il solo sentiero che si adatti alla dignità umana,
l'unico che conduca verso il vero compimento del destino dell'uomo,
il solo che guidi verso il futuro in cui l'equità,
la giustizia e la solidarietà sono realtà e non soltanto dei sogni lontani. »
« Anche quando viene celebrata sul piccolo altare di una chiesa di campagna, l'Eucaristia è sempre celebrata, in un certo senso, sull'altare del mondo. Essa unisce il Cielo e la Terra. Comprende e pervade tutto il Creato. »
« Se togliamo ai nostri figli la possibilità di avvicinarsi all’arte, alla poesia, alla bellezza, in una sola parola alla cultura, siamo destinati a un futuro di gente superficiale e pericolosa. Per questo occorre difendere un settore che non esiste per dare dei profitti, ma per parlare direttamente alla gente. Sottolineo che un’orchestra sinfonica costa molto, ma molto meno di un giocatore di calcio.
I dittatori hanno sempre cercato di chiudere la bocca agli artisti e agli intellettuali, perché la cultura, nonostante l’imbarbarimento estetico al quale stiamo assistendo, continua a essere l’anima del popolo.
L’Europa ha alle spalle una storia importantissima, sul piano culturale è stata a lungo leader nel mondo. Ora non può dimenticarlo: per risalire e tornare propositiva, basterebbe che i governi dei vari Paesi togliessero un po’ di denaro alle cose superflue e lo destinassero prima all’educazione, poi all’educazione e quindi all’educazione »
«Dopotutto, gli scrittori sono creature strane, specialmente se cercano di guadagnarsi da vivere scrivendo. E questo per vari motivi. Il primo è che uno scrittore vive metà della sua vita dentro la propria testa. In quel minuscolo spazio vengono creati o cancellati interi universi, o probabilmente entrambe le cose. Le persone nascono, lavorano, amano, lottano, muoiono e vengono rimpiazzate. Le trame vengono concepite, sviluppate, cambiate, portate a compimento oppure abbandonate. È un mondo completamente diverso rispetto a quello che sta oltre la finestra. Per i bambini, sognare a occhi aperti è motivo di rimprovero, per gli scrittori è indispensabile. Ne deriva un bisogno di lunghi periodi di pace e di tranquillità, spesso nel silenzio più assoluto, senza neppure una musica dolce in sottofondo, e per questo è necessaria un’assoluta solitudine, la prima delle ragioni che sta dietro la nostra stranezza. Se ci pensate, con l’abolizione dei guardiani dei fari, scrivere è l’unica occupazione che dev’essere intrapresa in assoluta solitudine. Altre professioni permettono la presenza di un collega. Il comandante d’aereo ha il suo equipaggio, l’attore il resto del cast, il soldato i suoi commilitoni, l’impiegato i suoi colleghi intorno al boccione dell’acqua. Solo lo scrittore chiude la porta, stacca il telefono, abbassa le tapparelle, e si ritira da solo in un mondo tutto suo. L’uomo è un animale gregario, lo è sempre stato fin dai tempi dei cacciatori-raccoglitori. L’eremita è una figura rara, strana, talvolta misteriosa. Vi può capitare di vedere uno scrittore in giro per la città, a una cena, a una festa, affabile, socievole, persino allegro. Attenzione: quella è solo una metà di lui. L’altra metà è distante, distaccata, osserva, prende nota. Questa è la seconda ragione della nostra stranezza: l’estraniamento compulsivo. Dietro la sua maschera, lo scrittore osserva. Sempre. Non può farne a meno. Osserva, analizza, prende mentalmente nota, immagazzina frammenti di conversazione e comportamenti per utilizzarli in seguito. Gli attori fanno lo stesso, per gli stessi motivi: per utilizzarli in seguito. Ma lo scrittore può usare solo le parole, più rigide del set di un film o di un palcoscenico, con i suoi colori, movimenti, gesti, le espressioni del volto, la scenografia e la musica.L’assoluta necessità di una solitudine prolungata e il perenne estraniamento da quello che Malraux chiamava la condizione umana spiegano perché uno scrittore non riesca mai ad essere parte di ciò che lo circonda. L’appartenenza implica scoprirsi, conformarsi, obbedire. Uno scrittore, invece, deve essere un solitario e dunque sempre un outsider.» -- Frederick Forsyth, L'Outsider, Il romanzo della mia vita, Mondadori, 2015
« Leggere, ho scritto, una volta, fa bene alla salute; perché dà piacere; perché nutre l'immaginazione; perché, attivando l'autoanalisi, è una straordinaria terapia contro le inquietudini. La lettura è un allenamento del pensiero che guida verso l'autocoscineza e la scoperta della propria identità. Chi più legge più ha strumenti per comunicare: per dialogare, per farsi capire, per conquistare l'interlocutore; quindi la lettura aiuta anche ad aver successo, se per successo s'intende ottenere il riconoscimento della propria intelligenza. Bacone ha affermato: "La lettura fa luomo completo... Lo scrivere fa l'uomo libero". Flaubert ha suggerito: "Non legggete come i bambini per diversirsi o come gli ambiziosi per istruirsi. Leggete per vivere. »