IN PRIMO PIANO

23 articoli nella categoria IN PRIMO PIANO

Gaetano Taverna 23/03/2025 0

Guerra... Pace

Papa Francesco, ha scritto durante il suo ricovero in ospedale, che “Dobbiamo disarmare le parole, per disarmare le menti e disarmare la Terra.
Partendo da questa bellissima frase, vorrei condividere qui una mia riflessione sulla portata che hanno oggi le parole guerra e pace, alla luce di quanto stiamo vivendo.

Vi ringrazio per l'attenzione che dedicherete a questa mia riflessione.

Leggi tutto

Gaetano Taverna 28/11/2024 0

Un blog dedicato ai prodotti siciliani DOC

Da siciliano, mi fa piacere segnalare il food blog federicagenovese.com, uno spazio dedicato alla presentazione e celebrazione delle eccellenze gastronomiche della Sicilia, gestito della foodblogger siciliana Federica Genovese.

Con passione e competenza, Federica ci guida in un viaggio tra tradizioni culinarie e prodotti di qualità, condividendo ricette autentiche che incarnano l'anima siciliana, permettendoci così di scoprire, o riscoprire, i sapori unici della Sicilia.

Ma non è tutto: grazie all'e-commerce integrato, è possibile acquistare direttamente le prelibatezze presentate nel blog, portando così il meglio della Sicilia sulla nostra tavola.

Leggi tutto

Gaetano Taverna 05/11/2023 0

Tra Israele e Palestina, io scelgo la Pace

Dal 7 ottobre, con le stragi di civili procurate da Hamas, si è scatenato il perenne conflitto tra Israele e Palestina, un conflitto che contrappone di nuovo il mondo arabo a Israele e ai paesi occidentali.

Qui presento una mia personale riflessione che parte dal principio che all'antagonismo tra Israele e Palestina, io sceglierò sempre la Pace.

La scritta riportata sull'immagine è la traduzione in arabo e in ebraico della parola Pace.

Leggi tutto

Gaetano Taverna 15/09/2023 0

Una storia di dieci anni fa

Oggi sono esattamente 10 anni da un'esperienza che mi ha segnato per sempre.

Di seguito il mio racconto. Chiarisco subito che si tratta di un episodio della mia vita che non ho mai raccontato a nessuno così in dettaglio.

Perché lo sto raccontando proprio ora? Semplicemente perché non volevo più tenermelo per me.
Sentitevi liberi di leggere e soprattutto di credere o meno a quello che descrivo verso la fine. Sappiate che per me è stato molto reale.

Leggi tutto

Gaetano Taverna 13/07/2023 0

Visto che non hai niente da fare

Sono passati sei mesi da quando ho iniziato la nuova vita da pensionato. Sei mesi dove non poche volte mi sono sentito dire da famigliari e amici “Visto che non c’hai niente da fare...”, oppure “Visto che non hai impegni...”, o anche “Pensaci tu che sei libero!” (ogni tanto queste frasi me le segno sul calendario).

Evidentemente, aver finito di lavorare dopo 43 anni (nel caso mio scegliendo di non continuare a lavorare per aver raggiunto i requisiti pensionistici), automaticamente ti pone nella posizione di dover fare qualcosa a tutti i costi. Perché è cosa risaputa che quando uno lavora, sia esente dal fare questo qualcosa...

Sarà, ma allora perché questo qualcosa (che poi non si tratta di un’unica cosa, ma di svariate cose), guarda caso già le facevo anche quando lavoravo?? Va beh, andiamo oltre.

Devo dire che non avere più l’impegno quotidiano del lavoro, le sue scadenze, le sue riunioni, le sue call, le sue discussioni con capi e colleghi, le sue ansie, le sue stanchezze, e via dicendo, mi ha fatto sentire davvero più libero. Il minor introito economico ritengo che sia stato largamente compensato da quella sensazione di libertà che almeno per me è e sarà impagabile. Il pensiero di lavorare, magari con minor impegno (cosa che potrei fare considerando le mie competenze), non mi attira e non credo che mi farò attrarre, anche perché in questi sei mesi si sono ripresentati dei problemucci di salute che non mi permetterebbero comunque di affrontare impegni o stress psico-fisici.

Per i medesimi problemi fisici, ho al momento scansato l’idea di mettermi a disposizione in un’attività di volontariato. Per ora non sono in grado di assumere degli impegni che potrei non onorarli mio malgrado. E questa è la cosa che più mi pesa.

Ma a parte dedicarmi a fare il qualcosa di cui sopra (per lo più impegni di famiglia), in questi sei mesi ho scritto un nuovo romanzo, ho aiutato mia figlia a sistemarsi in un appartamento in affitto, ho organizzato delle cene e soprattutto una mega festa con i colleghi e amici del lavoro per salutarli, ho organizzato e fatto dei viaggi, ho seguito praticamente H24 la crescita e l’educazione del nostro Labrador Chocolate, Paco (ora ha 9 mesi, pesa 33 kg ed è un cane tanto affettuoso quanto molto impegnativo).

Al momento mi sto dedicando a rivedere, correggere e completare un mio vecchio romanzo di fantascienza che iniziai a scrivere diversi anni fa (tanto per provare con un genere diverso). Sto provando a vendere la mia moto per poter prenderne un’altra meno impegnativa per la mia schiena. Sto verificando la possibilità di fare un viaggio con la consorte in un posto particolare (non voglio spoilerare nulla).

Malgrado sia circondato da diversi cantieri edili, dichiaro che non mi sono mai fermato a guardarli, anche se, tanto per ridere, spesso sono stato tentato di presentarmi in stile umarell con la coppola in testa e le mani dietro la schiena.

Ammetto che non dovermi vestire decentemente per andare in ufficio, spesso mi porta a stare per casa in stile Drugo o Dude (v. Il grande Lebowski). Non so da quando non indosso una camicia classic, per non parlare di una cravatta: e per come sono fatto io non ne sento la mancanza. Ammetto altresì di aver passato diverso tempo a seguire delle serie tv, cosa che non mi ha impedito di leggere diversi libri.

Che dire: se avete idea di andare in pensione, fatelo, purché non abbiate nostalgia del periodo lavorativo, altrimenti non potrete apprezzare la libertà raggiunta.

Ammetto però di avere una particolare nostalgia del periodo lavorativo: è quella verso i tanti amici e colleghi che ho conosciuto e frequentato nel mio posto di lavoro. Ecco, questa sì che è un’emozione, un sentimento che provo spesso. Ma non può essere diversamente.

Leggi tutto